(ASI) La notizia battuta ieri dalle agenzie di stampa circa le differenti date fissate dal governo per le elezioni amministrative e i referendum sulla privatizzazione dell'acqua, sul nucleare e sul legittimo impedimento, ha innescato molte polemiche. Le elezioni amministrative e i referendum infatti si svolgeranno in date diverse, le prime il 15/16 maggio, i referendum il 15 giugno 2011.
Una decisione molto criticata da tutta l'opposizione. Anche Nicola Cospito dell'Uficio Politico del Movimento Nazional Popolare biasima fortemente questa deliberazione governativa e dichiara:
“Il non accorpare le votazioni amministrative e referendum alla stessa data costerà non solo all'erario, ma anche e soprattutto agli italiani, svariate centinaia di milioni di euro in più. Il governo infatti ha inteso stabilire date diverse per affossare i referendum, sperando in tal modo di impedire il raggiungimento del quorum necessario a renderlo valido. Un altro tentativo, insomma, soprattutto in relazione al legittimo impedimento, di salvare il cosiddetto premier dai suoi processi. E questo, mentre agli italiani si chiedono sacrifici enormi, mentre si licenziano i precari, mentre non vengono rinnovati i contratti del pubblico impiego, mentre la disoccupazione giovanile raggiunge il 29 %.
Il Movimento Nazional Popolare e Forza Nuova ricordano che solo in Italia il referendum per avere validità ha bisogno del quorum del 50 % dei partecipanti, un'altra emerita truffa di una democrazia non rappresentativa, che ogni giorno di più risulta invisa agli italiani che, stanchi di essere ingannati, non vanno più a votare.
Nelle prossime settimane l'opposizione nazionale antagonista da noi rappresentata, scenderà nelle piazze, in centinaia di banchetti militanti per sensibilizzare ulteriormente l'opinione pubblica sulle malefatte di questo governo capace solo di furbizie atte a perpetuare potere”.
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