(ASI) Roma – Forse non tutti se lo ricordano ma i deputati della Camera sono dei pubblici ufficiali e in quanto tale hanno il potere, sancito dalla legge, di ispezionare cose e luoghi, al fine di assumere informazioni utili all'esercizio delle proprie funzioni. Sembra che questa norma non la conoscano ad Antegnate (prov. Bergamo), dove la scorsa settimana al deputato, che si occupa spesso della salvaguardia della salute ed incolumità degli animali, è stata negata la possibilità di entrare in un allevamento di visoni.
Il pentastellato era in compagnia di Antonio colonna dell’Eital (l’Ente Italiano Tutela Animali e Lupo) e dell’associazione animalista META. Lo scopo della loro visita era capire come sia possibile che un allevamento, privo di autorizzazione all'allevamento, senza nulla osta del sindaco e delle Asl, possa continuare ad allevare visoni, nonostante le numerose denunce ricevute. “Grazie alla mia presenza abbiamo fatto intervenire l’Asl e i carabinieri per un controllo a sorpresa. Mi è stato però impedito l'accesso e sono certo che avranno qualcosa da nascondere.” – afferma il portavoce M5S - “Non intendo mollare finché i visoni non saranno liberi.”
Come M5S abbiamo già presentato una nostra proposta di legge, a prima firma Gagnarli, con l’obiettivo di vietare l’apertura di nuove strutture, chiudere quelle esistenti, e dare la possibilità di “riscattare” gli animali già presenti in Italia tramite il loro reinserimento in natura nell'ambito di progetti di recupero concordati con i ministeri competenti.
“Prossimamente presenteremo un’interrogazione per conoscere il numero di allevamenti di visoni attivi sul territorio, dato che al momento non esiste un dato ufficiale. – conclude Bernini.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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