(ASI) “La riforma della televisione di Stato deve centrare un duplice fondamentale obiettivo: la drastica riduzione dei costi di gestione e produzione, con una razionalizzazione delle attività editoriali, e l’autonomia finanziaria, data esclusivamente dalla rendita pubblicitaria, con la conseguente abolizione del canone.
La Rai impari a stare sul mercato, come fanno da sempre Mediaset, La7 e tutti gli operatori, privati fornendo tra l’altro una programmazione di qualità. E’ inaccettabile che gli italiani continuino ad essere sottoposti ad un prelievo forzoso sulla radio e sulla tv pubblica, che vale 2 miliardi di euro sottratti alle famiglie”, lo dice il senatore Vincenzo Gibiino, vicepresidente della Commissione Bicamerale per il Federalismo fiscale e membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia.
“Una conduzione virtuosa, libera da condizionamenti e da interessi di sorta, consentirebbe alla Rai di ricoprire adeguatamente il proprio ruolo di servizio pubblico con costi decisamente inferiori – prosegue Gibiino –. Mentre i 5 Stelle auspicano inutilmente che la Rai sia libera dai partiti, Forza Italia chiede che gli italiani siano liberati dal canone, tassa oltremodo ingiusta”.
Redazione Agenzia Stampa Italia