(ASI) Roma - “La decisione di affidare la riforma della scuola al Parlamento è un fatto positivo. Al contempo riteniamo fondamentale che il provvedimento sia spacchettato: il reclutamento dei docenti deve avere una corsia preferenziale, in modo da diventare operativo già per l’anno scolastico 2015-2016”.
Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura
“Renzi ha annunciato di voler realizzare la riforma attraverso un unico provvedimento. Sarebbe un atteggiamentoricattatorio nei confronti del mondo della scuola e del Parlamento, che dovrebbe occuparsi di un settore così ampio e articolato con tempicontingentati: una corsa folle senza possibilità di affrontare le tematiche con la necessaria serietà.
Rispetto al reclutamento dei docenti,dunque, siamo pronti alla collaborazione con le altre forze politiche, al fine di rendere celere l’iter parlamentare. Per quanto riguarda tutta la restante parte della riforma, riteniamo che il Parlamento debba prendersi tutto il tempo necessario per elaborare un progetto solido”.
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Scuola, M5S: Governo farsa, proclami fasulli cozzano con la realtà
(ASI) Roma - "La Buona Scuola, presentata da un Renzi trionfante il 3 settembre scorso con rulli di tamburi, si è inesorabilmente trasformata in una farsa. Oggi il consiglio dei ministri ha ulteriormente rimandato il provvedimento. Questo modo di procedere è totalmente irrispettoso nei confronti della scuola, che viene trattata come un 'odiosa scarpa vecchia e scomoda'".
Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura alla luce del fatto che l'esame del Ddl è stato rinviato a un futuro Consiglio dei Ministri e oggi sono state solo illustrate le linee guida del provvedimento.
"Fareproclami è semplice ma, quando arriva il momento dei fatti e dei calcoli in un settore così articolato e complesso, i nodi vengono al pettine e l'esecutivo dimostra tutta la sua incompetenza. Renzi ha spinto troppo sull'acceleratore, promettendo che il provvedimento sulla scuola sarebbe stato presentato entro febbraio e mettendo il Miur con le spalle al muro, costringendolo a rincorrere per accontentare i suoi desiderata. Le cose sono andate in modo molto diverso, segno che i problemi della scuola non si risolvono con la bacchetta magica. Servono: tempo, confronto e,soprattutto, risorse: esattamente la metodologia che abbiamo utilizzato con il nostro piano di sette soluzioni per la scuola.