(ASI) Un mille proroghe che si trasforma in una manovra dilatoria di riforme che pure erano state annunciate in tanti settori. In fondo hanno la meglio resistenze e gli interessi corporativi che trovano l'alibi nella complessità delle
materie per bloccare ogni dinamica innovatrice. Gli esempi sono tanti e riguardano svariati comparti. Dalle normative antincendio delle strutture ricettive in applicazione di una direttiva comunitaria del 2001 ,su cui pende una procedure d'infrazione , alle contabilità speciali delle nuove province ,che vengono prorogate in spregio alle norme sulla contabilità delle stato e delle nuove previsioni costituzionali del 2012 (pareggio di bilancio) che dispongono il superamento delle contabilità speciali, alle proroghe nel settore sanitario per eludere accordi tra stato e regioni del 2010 in materia di autorizzazione e di accreditamento di servizi trasfusionali e di raccolta del sangue. Alla ridefinizione del sistema di remunerazione della filiera del farmaco ,fino al rinvio delle definizione delle tariffe massime da corrispondere alle strutture accreditate per la remunerazione delle prestazioni sanitarie. Emblematica la norma che rinvia di fatto il processo di privatizzazione della croce rossa avviata nel 2012. Si rinviano nel tempo ,senza ragionevoli spiegazioni, processi di innovazione e di qualificazione della spesa in comparti delicati per la salute delle persone, per la sicurezza delle stesse, con conseguenze gravi sulla mancata attuazione di processi e sulla revisione della spesa. Se questo e' lo spirito innovatore del governo Renzi, c'è poco da stare tranquilli.
Redazione Agenzia Stampa Italia