(ASI) Roma - La scuola che riapre i battenti nel 2015 deve fare i conti con i tagli realizzati da Renzi e dal Pd nella legge di Stabilità.
Mentre il primo ministro parla di riforma "dal basso", intanto però dall'alto arrivano sostanziosi tagli, che incidono sul funzionamento ordinario della scuola e coinvolgono docenti, tecnici, amministrativi e ausiliari. Mentre il fondo di circa 500 milioni destinato alle scuole paritarie non subisce alterazioni, vengono tagliate le supplenze (200 milioni all'anno a partire dal 2016), gli esoneri e semiesoneri per i vicari (34 milioni) e salta la figura del responsabile provinciale di educazione fisica.
Di seguito il link al post pubblicato sul portale dei parlamentari M5S, nel quale vengono riportati tagli e regali che il Movimento ha contrastato ma che il governo ha approvato in legge di Stabilità, senza ascoltare ragioni.
http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2015/01/ricomincia-la-scuola-tagliuzzata-da-renzi.html
Redazione Agenzia Stampa Italia