“Sulla nomina dei nuovi dirigenti da parte del sindaco Marino ci sono troppe cose che non quadrano. La nominopoli capitolina prosegue anche sotto le feste tanto quanto quella della Regione Lazio dell’era Zingaretti. Il 4 dicembre Roma Capitale emana due avvisi pubblici per il reperimento di un Dirigente di sistema integrato controlli interni e di 4 dirigenti per varie U.O. Ma solo 11 giorni dopo esattamente il 15 dicembre scade la presentazione delle domande, in pieno caos natalizio e in un contesto politico, mediatico e giudiziario assolutamente distratto da ben altre faccende. Non vorremmo che in queste nomine, come in quelle tipiche di Zingaretti, si maleodorasse la copertura di qualche nomina già prevista e non è forse un caso che i nomi dei vincitori circolano da tempo”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, nel commentare i 2 link agli avvisi citati per 5 dirigenti
“A settembre del 2014 la Giunta deliberava la nuova dotazione organica del personale dirigente, dopo aver sostenuto più volte che le posizioni dirigenziali fossero state fortemente ridotte, affermando che il personale effettivamente in servizio non avrebbe consentito di assicurare l’ottimale presidio di tutte le funzioni e articolazioni dell’Ente. Cosa già di per sé discutibile se non fosse che il 2 dicembre 2014 Marino, tenendo conto delle “carenze” in organico, chiede di avviare le procedure per il reperimento di specifiche professionalità. Abbiamo motivo di sospettare che il tempo di permanenza nell’albo pretorio on line non sia stato superiore ai 3 – 4 gg, in quanto le Determinazioni Dirigenziali con le quali si è indetto il reperimento sono datate 4 dicembre 2014 mentre la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione, come detto, scadeva solo il 15 dicembre”, continua Santori. “Tempi molto brevi, sospetti tanti, anche perché, diversamente, il reperimento dei 27 medici competenti, datato 2 dicembre, è rimasto in pubblicazione fino al 23 dicembre mentre i casi in questione solo alcuni giorni. C’è del marcio in Campidoglio, ma questa non è una novità”, conclude Santori.