(ASI) “Nonostante le nostre insistenze e le motivazioni specifiche, contenute all’interno della risoluzione presentata in Commissione Finanze, il governo delle tasse e la sua maggioranza hanno testardamente respinto le richieste provenienti non soltanto da Forza Italia, ma dall’interno mondo imprenditoriale agricolo, di sopprimere una tassa ingiusta ed iniqua sui terreni ex montani”.
Così in una nota Monica Faenzi, capogruppo di Forza Italia in Commissione Agricoltura, che insieme ai colleghi Sandra Savino, capogruppo del partito azzurro in Commissione Finanze, Massimo Parisi, Riccardo Gallo ed altri, hanno contrastato oggi pomeriggio in Commissione Finanze della Camera, la decisione del Governo nel posticipare di qualche settimana una tassa che comunque sarà interamente pagata dagli agricoltori e per di più retroattivamente. “E’ veramente incredibile - sottolinea Faenzi - colpire un settore come quello agricolo e agroalimentare, che nonostante la crisi economica e l’embargo della Russia, regge al fortissimo impatto recessivo che avvolge il Paese. Rinviare il pagamento di pochi giorni, come ha deciso il ministero dell’Economia, al fine di rivedere i criteri applicativi sulla tasse legata all’altitudine, considerando la superficialità con la quale è stato gestito il pasticcio dell’IMU agricola, lascia perlomeno fortissimi dubbi e perplessità. Questa tassa patrimoniale andava soppressa in modo definitivo - conclude l’ex Sindaco di Castiglione della Pescaia - altro che un mini-rinvio come è stato deciso. Pertanto con la risoluzione approvata oggi, il governo e il PD, si assumono la responsabilità di appesantire ancor di più la pressione fiscale, aumentando le difficoltà di fare impresa in agricoltura”.(ASI)
Redazione Agenzia Stampa Italia