(ASI) E' arrivato ieri l'appello all'Ue del Ministro degli Interni Roberto Maroni. Al termine dell'incontro a villa Panphili con i cinque suoi omologhi provenienti da Francia, Cipro, Malta, Spagna e Grecia, il Ministro Maroni ha affermato: "
"Sollecitiamo un intervento al massimo livello, che consenta alla Ue di giocare un ruolo da protagonista, nell’individuare e nell’accompagnare la soluzione a questa crisi, per mettere tutta l’area in sicurezza. La questione mediterranea -lamenta Maroni- è stata troppo trascurata. Ora, la situazione attuale di crisi può fornire anche l'opportunità per una nuova posizione dell’intera Europa". In tal senso, i 6 Paesi 'rivieraschì costituiranno una sorta di 'network', ovvero "un gruppo di lavoro, -spiega il titolare del Viminale- di cooperazione e solidarietà permanente, per lo scambio di informazioni e di valutazioni e per l’aiuto immediato e reciproco tra i nostri Paesi, nei casi di crisi e di emergenze, come quella che si profila". Maroni conferma le stime circolate in questi giorni, a proposito di un possibile esodo dalla Libia, parlando di "200-300 mila arrivi dalla Libia", se la situazione dovesse precipitare. Una stima ricavata anche sulla base della presenza del Paese finora guidato dal colonnello Gheddafi di circa 2 mln e mezzo di immigrati nordafricani, "dei quali meno il 10-15% potrebbe approfittare della situazione per immigrare clandestinamente in Europa".