(ASI) I Socialisti di Terni e provincia hanno sostenuto e sostengono Leo Di Girolamo a presidente della provincia. Durante la formazione delle liste e subito dopo, era stato chiesto al candidato presidente di attivare più forme di
partecipazione, come l’assemblea dei sindaci, un organo previsto dalla legge , per discutere i destini dell’ente provincia anche alla luce della recente preadozione del disegno di legge regionale di “Riordino istituzionale “ che sostituisce la legge 18/2011.
Aggiungiamo che la legge di stabilità in approvazione prevede tagli sostanziali e sostanziosi alle provincie al punto che non sappiamo oggi cosa accadrà domani e se addirittura, come affermato anche sulla stampa da esponenti di tutti gli schieramenti politici , le stesse provincie a breve dovranno dichiarare lo stato di dissesto.
Alla luce di quanto sopra tutto avremmo immaginato ma mai che il primo atto, del presidente Leo Di Girolamo, fosse stato quello di emanare due bandi per l’assunzione di un dirigente ed un applicato nel settore della viabilità.
I Socialisti ritengono che questo sia un errore ed un errore grave: uno perché la situazione finanziaria è tale che si dovrebbero adottare soluzioni per contenere la spesa; due perché esiste un organico, e tra l’altro altamente professionalizzato, da cui eventualmente per la copertura di nuove posizioni; tre perché è necessario, soprattutto, valutare attraverso la legge di riordino regionale se tra i dipendenti delle comunità montane , destinati secondo la legge di riordino alle Provincie, ci siano professionalità (e ci sono almeno 3 dirigenti) che possano svolgere tali mansioni senza ulteriore aggravio di oneri appunto per l’ente provincia. I Socialisti di Terni chiedono pertanto di recedere dagli atti presi e sono a disposizione per un confronto; continueranno a sostenere il Presidente Leo Di Girolamo ma saranno altresì attenti a tutti gli atti che verranno adottati ed appoggeranno solo quelli nell’interesse della comunità provinciale.
Redazione Agenzia Stampa Italia