(ASI) «I soliti palliativi della sinistra di Marino e Zingaretti, fallimenti annunciati utili solo per fare propaganda, ma che lasciano irrisolti i problemi».
Commenta così Cinzia Pellegrino, referente per Roma Capitale del Dipartimento di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale dedicato alla tutela delle Vittime di violenza, il rischio chiusura dello sportello antiviolenza dell’Ospedale Grassi dopo solo 9 mesi dalla sua apertura.
«Da tempo – spiega Pellegrino - chiediamo di avviare un approfondito censimento delle attività e dei risultati ottenuti dalle strutture attive sul territorio, in modo da premiare le più virtuose ed efficientare l’offerta. Se è vero quello che dice Zingaretti, che ha recentemente annunciato addirittura un aumento degli investimenti della Regione Lazio sui centri antiviolenza, non si capisce per quale motivo quello del X Municipio presso l'Ospedale Grassi, che è tra quelli che registrano il maggior numero di interventi dovuti a violenza domestiche, sia a rischio. L’impressione è che si voglia puntare più sulla quantità che sulla qualità. Ovvero aprire nuove strutture, anche inefficienti o destinate a breve vita, per gettare fumo negli occhi e magari compiacere qualche amico».
Sulla vicenda si è espressa anche Monica Picca, portavoce FdI-An in X Municipio chiedendo all’attuale amministrazione «un atto di trasparenza e congruenza con le dichiarazioni e le esigenze del territorio, procedendo quanto prima al ripristino del progetto originario del Villaggio della Solidarietà, ora gestito da Domus Caritatis, che all'inizio prevedeva servizi sociali per tutto il quartiere: dal doposcuola per bambini ad attività per portatori di handicap e la cura dei malati di Alzheimer, compreso un centro antiviolenza per donne maltrattate. A nulla servono i velleitari appelli interni all’amministrazione come quelli lanciati nelle scorse ore, evidentemente allo specchio, da Schneider e Droghei».
Redazione Agenzia Stampa Italia