(ASI) Apprendiamo con soddisfazione la notizia che, entro il 2015, il Ministero della Salute dovrà emanare i decreti per determinare le modalità di produzione e distribuzione dei farmaci monodose.
Un provvedimento che invochiamo da tempo, che deve divenire operativo al più presto. Si tratta di una importante misura capace di ridurre la spesa a carico delle famiglie e del Servizio Sanitario Nazionale di oltre 500-600 milioni di Euro annui.
Adeguando il formato dei farmaci alla terapia, inoltre, sarà possibile eliminare notevoli sprechi, con un importante risparmio anche dal punto di vista dello smaltimento e dei relativi costi.
Rimane aperta, ora, la questione dei farmaci equivalenti, ancora poco diffusi nel nostro Paese. Bisogna avviare serie campagne di informazione per contrastare l'opera di controinformazione messa in atto dalla lobby delle case farmaceutiche.
L’obiettivo è quello di ridurre il gap con gli altri Paesi europei, dove l’uso degli equivalenti si supera il 50%, mentre in Italia, a fine 2012, raggiungeva appena il 15%.
Proseguire in tale direzione vuol dire contribuire significativamente alla riduzione della spesa sanitaria: un’adeguata diffusione dei farmaci equivalenti permetterebbe ai cittadini ed al Servizio Sanitario Nazionale di risparmiare 600-700 milioni di Euro annui.
Redazione Agenzia Stampa Italia