(ASI) Roma - "Apprendiamo con stupore le dichiarazioni dei parlamentari del PD Giulietti e Cardinali che in merito alla vicenda della dipendente sindacalista della Nestlè- Perugina, licenziata per un post su facebook, hanno affermato: "Quello al lavoro è un diritto su cui non possiamo e non possiamo abbassare la guardia" – scrive la Ciprini.
"Ma da quale pulpito? Non sanno forse che il loro Partito ha decretato la fine del diritto del lavoro in Italia lo scorso 18 novembre 2014, quando in Commissione i loro colleghi del PD hanno votato a favore della rottamazione dell'art. 18, limitando il diritto alla reintegrazione a "specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare"? I post su facebook rientreranno tra queste fattispecie?
Casi come questo della Perugina saranno all'ordine del giorno, grazie al Job Act di Renzi con cui si darà libertà di licenziare e sbarazzarsi di lavoratori scomodi"- afferma la pentastellata.
"Il prossimo mercoledì 26 novembre ci sarà in aula il voto finale sul Job Act e io e il collega Gallinella saremo pronti a videosorvegliare i deputati umbri del PD per vedere se si dimostreranno coerenti coi fatti alle parole espresse sui giornali.
"Apprendiamo invece con favore- continua la deputata- che sulla vicenda del licenziamento ci sarebbe un ripensamento da parte dell'azienda: per questo abbiamo già presentato due interrogazioni parlamentari affinché venga fatta chiarezza sull'episodio accaduto alla lavoratrice, ma anche perché sia l'occasione per parlare del futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento di San Sisto" - chiude la deputata Ciprini.
Redazione Agenzia Stampa Italia