(ASI) “Renzi sostiene che la Legge di stabilità sia una manovra senza precedenti nella storia.
Ha ragione: per la prima volta nella storia, infatti, la ‘bollinatura’ da parte della Ragioneria Generale dello Stato per la valutazione dell’adeguatezza delle coperture è arrivata a sei giorni di distanza dal varo della manovra stessa. A tutto questo si aggiunge la lettera arrivata da Bruxelles che rappresenta una vera e propria anticamera alla bocciatura della manovra. Nonostante le balle sparate dal premier e gli annunci circa una maggiore morbidezza da parte dell’Ue nei nostri confronti, il risultato è evidente: l’Italia, con queste premesse, non riuscirà a mantenere gli impegni per il pareggio di bilancio entro il 2015 e Bruxelles non intende farci sconti”. Così in una nota il senatore di Forza Italia, Francesco Aracri. “I ritardi per la ‘bollinatura’, inoltre, spacciati dal premier come tempi tecnici, in realtà dimostrano quanto la manovra sia priva di coperture concrete e quanto sia alto il livello di confusione; basti pensare al fatto che è lievitata fino a 36 miliardi, pur essendo stata annunciata e presentata per molto meno. Nel corso degli ultimi giorni, poi, sono state operate numerose modifiche, tutte a scapito dei contribuenti. Primo tra tutti l’aumento retroattivo della tassazione (che viola in toto lo Statuto dei contribuenti) e l’annuncio della diminuzione dell’Irap, immediatamente compensato con aumenti su tabacchi, benzina e alcolici. Stessa cosa vale per il comparto sicurezza e delle Forze dell’ordine, per il bonus alle neo mamme, misura copiata dal ‘bonus bebé’ varato dal governo Berlusconi, e per le incognite circa la detassazione per i nuovi assunti, i cui fondi stanziati dal governo sono esigui. Per non parlare del massacro delle partite Iva al regime dei minimi, cioè dei giovani, che oltre a non aver ricevuto il bonus degli 80 euro ed essendo stati ignorati dal Jobs Act, ora vedono aumentare la tassazione dal 5 al 15% sull’Iva e l’aliquota sui contributi Inps, dal 29% al 32%” aggiunge Aracri. “E’ così che si rilancia l’economia? E’ questa la controtendenza tanto sbandierata dal premier? Queste misure, impopolari e nebulose, non faranno altro che mettere un frano alla crescita e al rilancio della Nazione. Passo dopo passo finiremo nel baratro” conclude Aracri.
Redazione Agenzia Stampa Italia