(ASI) “L'annuncio di Renzi circa la possibilità di inserire una parte del tfr in busta paga, conferma il cinismo di questo governo.
Cinismo che punta sulla disperazione delle famiglie italiane che non riescono ad arrivare alla fine del mese, allettandole con dei soldi che, tra l'altro, appartengono loro di diritto.
Oltretutto il premier, come al suo solito, non ha spiegato come intende de facto affrontare questa situazione, la sua proposta è fumosa e vaga. In merito alle imposizioni fiscali, ad esempio, sappiamo che il tfr beneficia di una tassazione agevolata; ma se lo si sposta in busta paga a che tipo di aliquota sarà soggetto? Non va dimenticato, inoltre, il rischio al quale si espone la Pmi, già vessata dalla crisi, che vedendosi costretta a aumentare le buste paga, dovrebbe ricorrere agli istituti di credito per ottenere nuovi prestiti (sempre ammesso che vengano concessi). Il premier e il suo governo, totalmente disconnessi dai cittadini e dalla vita reale, così facendo accelerano e aumentano il numero dei fallimenti di aziende italiane (che nel secondo trimestre dell'anno sono stati 4.241), non aiutano i lavoratori né rilanciano consumi e crescita”. Così in una nota Francesco Aracri, senatore di Forza Italia.
Redazione Agenzia Stampa Italia