(ASI) Di revoche delle false pensioni di invalidità e controlli effettuati dall’Inps negli ultimi mesi ha parlato oggi in Aula il capogruppo dei deputati della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni.
“Molti organi di informazione – dice il presidente Reguzzoni – hanno riportato i dati sulla stretta inferta dall’Inps, in collaborazione con i competenti organi governativi, alle erogazioni delle pensioni di invalidità. Nel 2010 ne è stato revocato il 23 per cento, ovvero quasi una su quattro. Con punte che per alcune province del nostro Paese arrivano al 76 per cento. E in alcune regioni toccano quota 42 in Sicilia, 43 in Campania, 35 in Calabria, contro ad esempio il 9 del Piemonte e il 6 della Lombardia”. “Cifre consistenti e allarmanti – sottolinea il capogruppo – che ci costringono a tenere alta la guardia, perché quella delle false pensioni di invalidità è una piaga che purtroppo ha radici antiche in un Paese come il nostro lontano dai dati Ocse”. A tal proposito Reguzzoni chiede “che il Governo venga a riferire in Aula su una materia particolarmente delicata e complessa. Le stime Ocse dicono che dovremmo spendere un massimo di 2, 3 o 4 miliardi di euro, mentre ne spendiamo più di 16. A testimonianza che la nostra non è una battaglia di bandiera, ma di sostanza”. “Gli invalidi veri – ci tiene a ribadire Reguzzoni – hanno diritto ad avere un sostegno e invece ricevono una pensione o un assegno di accompagnamento molto bassi, che in certe realtà del Paese rendono davvero difficile vivere. Di contro ci sono i soliti furbi che si fingono malati essendo perfettamente sani”. “Dunque – prosegue Reguzzoni – dico che il Governo ha avuto e ha coraggio. Ha fatto bene a mettere mano al problema portando in alcune aree a un calo immediato delle richieste. Quando dico che il governo ha avuto coraggio mi riferisco soprattutto al fatto che, trattandosi spesso di casi umani molto delicati, il sacrificio richiesto colpisce anche chi è effettivamente invalido e deve affrontare ulteriori controlli. Ma tutto ciò va nella precisa direzione di ristabilire la legalità e non fare di questo Paese il Paese dei furbi”. “Chiediamo pertanto – conclude il capogruppo leghista – al ministro Sacconi e al governo di venire a riferire nei tempi e nei modi che riterranno opportuni, ma con una certa urgenza, perché credo che su questi temi si valuti davvero l’esercizio delle funzioni di Governo e il rispetto di quello che abbiamo promesso ai cittadini in termini di rigore di spesa e di legalità”.