(ASI) “L’Istat, come al solito, registra dati lontani dalla realtà. La disoccupazione reale, come confermato da Bankitalia, è del 11% e non può essere valutata sulla base dell’iscrizione alle liste di chi cerca lavoro”.
Lo afferma in una nota il responsabile Lavoro e Welfare IdV, Maurizio Zipponi. “Quest’anno, 400 mila i lavoratori termineranno la cassa integrazione e – spiega Zipponi - ben pochi, degli oltre 200 tavoli di crisi, presso il ministero dello Sviluppo Economico, avranno una soluzione positiva, poiché manca totalmente la politica industriale del governo. Infine, oltre alla disoccupazione giovanile, che ha raggiunto quasi il 30% bisognerebbe registrare l’elevato numero di precari nel mondo della scuola, della ricerca e dell’industria. I giovani, infatti, sono i primi ad esser cacciati ad ogni stormir di fronda del mercato, perché precari. Il problema della disoccupazione va combattuto con una nuova politica economica industriale che faccia del lavoro un valore, eliminando il precariato”.