(ASI) “Ritengoun dovere utilizzare l'occupazione dei banchi del Governo per far sapere ai cittadini i motivi della posizione contraria al TAP, il metanodotto che deturperà la meravigliosa costa pugliese e che peraltro è inutile: si tratta di un’opera già vecchia, poiché pensata oltre un decennio fa su consumi di gas mai raggiunti e su previsioni mai verificatesi.
Se per questo sarò espulso non importa, quello che conta è aver difeso il diritto dei cittadini italiani a non voler distruggere il proprio territorio”. Lo dichiara Filippo Gallinella, deputato del Movimento Cinque Stelle, convocato dalla Presidente dellaCamera Boldrini per rispondere ai fatti dello scorso 4 dicembre, quando nell’aula di Montecitorio il M5S ha dato vita ad una dura ed importante battaglia. “L’Aula alla fine ha ratificato l’accordo, ma fortunatamente qualche giorno fa la Regione Puglia non ha dato il via libera all’opera, ritenendo troppo forte l’impatto ambientale sul Salento. Oltretutto l’opera – prosegue Gallinella - definita “strategica” dal Governo non porterà un centesimo nelle casse del Paese, in quanto la società che la costruirà è svizzera e i soci tutti esteri. Insomma, oltre il danno, la beffa: fortissimo impatto ambientale e niente posti di lavoro”.
“L’espulsione? Beh ormai è evidenteche vogliono tenerci lontani dall’Aula del Parlamento perché è l’unico modo per tentare di zittirci. Ovviamente senza successo visto che in questo mese i nostri deputati sospesi dai lavori hanno girato le piazze d’Italia raccontando ai cittadini cosa accade davvero nel Palazzo. Se poi – conclude ilpentastellato - penso che a giudicare il mio comportamento sarà il questore Dambruoso… non posso che essere ancora più orgoglioso della mia battaglia.”
Redazione Agenzia Stampa Italia