(ASI) Chieti - Nei giorni scorsi le modalità di assegnazione delle Case Popolari del Comune di Chieti sono finite in Procura a seguito della relazione stilata dalla commissione comunale esaminatrice.
In buona sostanza, ha continuato Salvatore "abbiamo cercato di capire, attraverso l'applicazione della legge vigente sulla normativa di assegnazione delle case popolari, la legge 96 del 1996, se l'ufficio "Casa" del Comune di Chieti avesse o meno rispettato tale normativa, che sistema era stato applicato per assegnare le case e se coloro a cui avevano assegnato le case versavano veramente in grave situazione di emergenza. All'uopo abbiamo creato una griglia approvata dalla Commissione e in base a questa griglia abbiamo capito subito, in maniera diciamo epidermica, che, ad esempio, alcune persone avevano ricevuto l'assegnazione senza aver ricevuto lo sfratto. In precedenza non c'era alcun criterio oggettivo di assegnazione e probabilmente non si può dire che l'ufficio utilizzasse i criteri di correttezza, imparzialità e di lealtà nell'assegnazione degli appartamenti" "Sono stati esaminate in particolare fino ad ora le domande e le assegnazioni degli anni 2011 - 2012 - 2013 - ha precisato il Consigilere Salvatore - e ora abbiamo chiesto tramite il Consiglio Comunale, proprio per fare chiarezza, di prolungare i lavori della Commissione, per esaminare anche gli anni antecedenti, ma a tal proposito non sappiamo ancora quale sia la volontà dell'amministrazione". Pertanto, "ora spetterà all'autorità giudiziaria stabilire se dall'eccesso di potere, classico vizio degli atti amministrativi, possa scaturire anche la fattispecie criminosa dell'abuso d'ufficio" ha concluso l'Avv. Salvatore.
INTERVISTA AL CONSIGLIERE COMUNALE L'AVV. PROF. GABRIELE SALVATORE: https://www.youtube.com/watch?v=WzbdKwJbj1k
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia