“La scelta del Partito democratico di partecipare al Congresso del Pse – ha spiegato Rometti –, deve essere colta come il primo mattone per costruire, anche in Italia, una sinistra riformista, laica, con una forte identità europeista. Una sinistra che non ceda alle derive del ‘grillismo’, né alle sirene della sinistra massimalista e conservatrice. Dobbiamo dare atto a Renzi che ha scelto la strada della chiarezza rispetto all’ambiguità che su questo punto il Pd ha manifestato negli ultimi anni, rimanendo prigioniero delle proprie contraddizioni”.
“Questo fatto rappresenta, senza dubbio - ha detto ancora Rometti –, una novità sulla scena politica nazionale, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee, e anche in Umbria dove il rapporto fra le nostre forze politiche ha contribuito alla stabilità delle istituzioni partendo dal Consiglio regionale”.
“L’adesione del Pd al Pse – ha concluso Rometti – deve rappresentare un elemento importante per consolidare una collaborazione forte e stabile tra le due forze appartenenti al socialismo europeo in vista delle prossime elezioni amministrative. Da qui occorre partire per la definizione del perimetro delle alleanze sapendo che la condivisione del Manifesto del Pse deve essere la base su cui impostare una comune piattaforma programmatica, con forte connotazione riformista, in grado di dare risposte, nei vari territori, alle tante istanze di carattere economico, sociale, culturale e infrastrutturale che sono venute avanti in questi ultimi periodi”.
Redazione Agenzia Stampa Italia