(ASI) “Quella dell’avvocato Cartasegna è soltanto la punta di un iceberg che vede nel nostro Paese pensionati da 650 mila euro (e oltre) e pensionati – la maggior parte – che non arrivano nemmeno a 600 euro al mese. In Umbria oltre il 65% dei pensionati supera di poco le 500 euro al mese ed è a dir poco scandaloso che il Comune di Perugia paghi – pur legittimamente - al suo ex avvocato una pensione da capogiro: dal 2008 ad oggi sono stati già utilizzati più di tre milioni di euro”.
Lo dichiarano Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, deputati umbri del Movimento Cinque Stelle che hanno riportato l’attenzione sul tema delle pensioni d’oro in Italia.
“Il nodo delle pensioni d’oro –proseguono i deputati cinquestelle - deve essere affrontato con urgenza e concretezza, ed è per questo che abbiamo interrogato il Ministro del Lavoro sottoponendogli quest’ennesima vicenda di sperpero delle risorse pubbliche. Nell’atto abbiamo anche ricordato che il M5S nella sua proposta depositata alla Camera auspica una “pensione d’oro” che non superi i 5000 euro e una pensione minima, ricalibrata attraverso i sicuri risparmi, che non vada sotto i mille euro. La pensione – concludono Gallinella e Ciprini - è un diritto dei cittadini, garantire che questa pensione sia dignitosa spetta allo Stato, e noi non vogliamo sottrarci a questo compito… peccato che il Governo si dimostri ancora una volta sordo e cieco!”