“Stamattina la dittatura è andata avanti in Commissione Giustizia e in Commissione Affari Costituzionali, dove – prosegue il deputato penta stellato - ci hanno chiuso le porte in faccia impedendoci di manifestare il nostro dissenso alla legge elettorale, frutto di un accordo PD-Berlusconi e creata ad hoc unicamente per PD e Berlusconi. Una vergogna. Uno schiaffo in faccia alla democrazia”.
“Da oggi, di fatto, avremo la bocca tappata. La minoranza parlamentare non avrà più voce e cittadini non sapranno mai cosa si sta decidendo alle proprie spalle ma sulla propria pelle. Ci accusano di essere fascisti ma gli unici fascisti sono al Governo. Un Parlamento in cui la minoranza non ha voce, non è un Parlamento democratico. Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione – conclude Gallinella - e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia . Noi stiamo reagendo”.