(ASI)“Nuovo anno giudiziario e vecchi problemi di sempre, mai risolti”- lo dichiara la deputata del MoVimento 5 Stelle Tiziana Ciprini, presente alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario presso la Corte d’Appello di Perugia.
“Sono soddisfatta dal riscontrare che la strada intrapresa dal Movimento va nella stessa direzione indicata da molti degli interlocutori intervenuti per portare la propria esperienza sul campo.
In particolare, totale sintonia con quanto illustrato dal Procuratore Generale della Repubblica Giovanni Galati circa le azioni concrete per risolvere definitivamente il problema del sovraffollamento delle carceri: depenalizzazione, utilizzo di case circondariali costruite e mai aperte, accordi bilaterali internazionali per espiare la pena nel proprio paese, su cu abbiamo presentato una mozione alla Camera.
Durante la cerimonia si è ricordato infatti che in Umbria il 40% della popolazione carceraria è straniera, proveniente da Tunisia, Marocco, Romania e Albania.
Totalmente inadeguata invece la soluzione palliativa individuata dalla Ministra Cancellieri, che tratta il carcere alla stregua di un negozio: svuota tutto, sconti 4 anziché 3.
Sul Dl 143/2013- Svuota Carceri, attualmente alla Camera, abbiamo presentato una pioggia di proposte emendative.
Tra le criticità rilevate da noi 5 stelle:
- il rischio di strumentalizzazioni del ricorso al reclamo giurisdizionale davanti al Magistrato di Sorveglianza, chiamato ad intervenire nel merito dei provvedimenti disciplinari o per l'inosservanza da parte della amministrazione penitenziaria (o sanitaria) di disposizioni di legge o di regolamento;
- il limite di pena portato da 3 a 4 anni per accedere all’ affidamento in prova ai servizi sociali, che amplia il campo di valutazione del magistrato di sorveglianza, senza essere supportato dal rafforzamento del ruolo dell’UEPE, per il cronico problema del sotto organico degli assistenti sociali;
- la liberazione anticipata speciale, caratterizzata da una detrazione di 75 giorni ogni sei mesi di pena scontata, anziché di 45 giorni, che si applicherà anche per i reati di cui all'art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario (terrorismo, eversione, associazione mafiosa, sfruttamento della prostituzione, reati in materia di stupefacenti, etc.), un vero e proprio indulto mascherato, rimesso alle valutazioni dei giudici di sorveglianza, che si troveranno alle prese con i conteggi per sciogliere il cumulo e con la valutazione “di un concreto recupero sociale, desumibile da comportamenti rivelatori del positivo evolversi della personalità”, senza essere adeguatamente supportati da personale specialistico del carcere, come gli esperti psicologi e criminologi, in perenne sotto organico.
Con il Presidente Galati condivido inoltre l’indignazione verso il condannato Berlusconi, che invece di scontare la condanna, si fa scortare dalla polizia per andare alla sede del PD a tessere larghe intese sui listini bloccati con Renzi. Paradosso di sistema”.