Ci stiamo occupando in via preminente dei provvedimenti strutturali che consentiranno di superare le cause del sovraffollamento dei nostri istituti di pena. Stiamo affrontando la questione con un nuovo approccio culturale e giuridico che non considera più il carcere come panacea di tutti i mali. Siamo, infatti, consapevoli ed oltremodo convinti che più carcere non genera meno criminalità e che, al contrario, il tasso di recidiva degli incensurati che sperimentano la detenzione ha percentuali altissime.
Per questo approveremo nelle prossime settimane un pacchetto di riforme che, unite ad una dotazione di risorse umane, finanziarie e strumentali che ad oggi sono del tutto inadeguate ed insufficienti, consentirà all'Italia di presentarsi in Europa con le soluzioni atte ad evitare le sanzioni e che serviranno, soprattutto, a superare la condizione degradante in cui vivono i detenuti in alcune carceri del nostro paese”.