(ASI) "La mia e’ stata una relazione sull’amministrazione della giustizia oggettiva, scevra da componenti ideologiche, tesa a riferire al parlamento quello che e’ stato fatto.
Da parte delle opposizioni ho avuto per reazione la riproposizione di mantra ideologici secondo cui tutto cio’ che si fa e ottiene dei risultati positivi e’ merito della magistratura e tutto cio’ che non va e’ demerito del governo. In una logica del voto che, come direbbe un grande italiano scomparso molti anni fa, viene ’a prescindere’ dai contenuti e dai risultati dell’azione di governo".
Cosi’ si e’ espresso il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nella sua replica alla Camera dopo il dibattito in aula sulla relazione annuale dell’amministrazione della giustizia svolta dal Guardasigilli. "Noi proseguiremo ritenendo che un servizio qual e’ quello della giustizia meriti essenzialmente una sana e buona amministrazione". Alfano ha ribadito che "negli anni in cui per la giustizia si e’ speso di piu’ e’ cresciuto l’arretrato civile ed e’ aumentata la pendenza dei processi civili: e cio’ a testimonianza che se si investono risorse in una macchina che non e’ efficiente, quella macchina invece di produrre risultati produce sprechi. A fronte di questi risultati mi si puo’ chiedere: ’avete fatto tutto?’ No, non abbiamo fatto tutto, ma abbiamo fatto tanto. Mi si puo’ dire: ’avete finito?’ No, ma abbiamo avviato bene. ’Avete fatto esattamente tutto cio’ che si doveva e si poteva fare?’ Non abbiamo fatto tutto, ma abbiamo fatto esattamente tutto quanto era possibile fare e lo abbiamo fatto al meglio delle nostre possibilita’".