(ASI) "Il PD ha simpatizzato con Lula nel corso di tutti questi anni in cui, prima come sindacalista e poi come presidente, s'è battuto per la democrazia in Brasile, un Paese storicamente amico del nostro, e per questo siamo rimasti senza fiato quando ha negato l'estradizione di Battisti in Italia".
Lo dichiara il senatore del Giorgio Tonini, capogruppo PD nella Commissione Esteri di Palazzo Madama intervenendo in aula sulla mozione unitaria relativa al caso Battisti. "Il ministro della giustizia di Lula - spiega Tonini - ha addirittura paragonato l'attività di Battisti alla lotta clandestina della nuova presidente brasiliana Rousseff contro i militari. Ma Battisti ha ucciso persone innocenti e ha agito per rovesciare le libertà democratiche che il popolo italiano aveva riconquistato con la Resistenza solo dopo dure battaglie". "Battisti non è stato giudicato - conclude il senatore PD - da un tribunale speciale. Senza violare i diritti umani e grazie a leggi ordinarie, l'Italia ha posto fine a una pagina sofferta, quella che Sergio Zavoli ha definito la Notte della Repubblica. Ma il nostro Paese ne è uscito più forte perché ha saputo sconfiggere il terrorismo e difendere la democrazia. Battisti ha ucciso persone innocenti e noi, proprio perché crediamo nei valori democratici, non consideriamo chiusa la vicenda".