Le forze dell’ordine deputate a compiti istituzionali per l’assistenza sono ostaggi, da ieri senza cibo, nelle mani dei pretendenti al rilascio della certificazione attestante lo status di rifugiato politico (poiché come a nessuno è permesso uscire pena essere ricoperto di sassi e oggetti contundenti lanciati dagli ospiti nascosti, al modo del Vietcong altrettanto a nessuno è permesso entrare).
Di questa vera e propria guerriglia ci lasciano perplessi continuano i due, il silenzio dei media che non abbiano riferito adeguatamente, limitando il tutto a pochissime notizie di profilo minore. Gli stessi appartenenti dell’URI di cui abbiamo parlato nei comunicati precedenti del 5/12 e dell’
11/12 sono a digiuno, da due giorni e stanno per terminare anche le scorte di acqua vista l’impossibilità di rifornire i distributori automatici.
L’aggressività della rivolta arriva a dar fuco a macchine di privati che osano passare sulla strada provinciale antistante il CARA, infatti un povero malcapitato residente nei dintorni, è stato prima travolto dalle pietre scagliate, tanto da dover abbandonare l’auto in panne, poi incendiata dai sediziosi. Ci chiediamo chiosa il direttivo dell’associazione Assotutela, dove sia il Ministro Alfano a difesa e tutela della popolazione siciliana e delle Forze dell’Ordine sequestrate all’interno del CARA, già prive di cibo e tra poco prive di acqua. La gravità dei fatti e delle omissioni del Dicasteri degli Interni e della Difesa, merita il coinvolgimento della Procura della Repubblica”.