(ASI) “La vicenda FIAT non può essere rinchiusa solo in una dimensione sindacale. E’ scandalosa l’assenza del Governo, incapace di compiere scelte essenziali di politica industriale. Mentre Obama eroga altri sostegni per la ricerca e l’innovazione alla Crysler, in Italia il Presidente del Consiglio quasi si augura che la FIAT se ne vada”. Lo ha dichiarato Piero Fassino, intervenendo alla Direzione del PD.
“Il progressivo dimagrimento di Mirafiori in questi decenni – ha aggiunto Fassino - ci dice che se non ci saranno nuovi investimenti lo stabilimento è destinato a chiudere. Per questo non possiamo che augurarci che l’accordo passi, perché restituisce certezza di lavoro a 5000 dipendenti FIAT e altri migliaia dell’indotto. Certo, l’accordo rende più onerose e più aspre le condizioni di lavoro. Per questo dobbiamo chiedere che diritti fondamentali siano garantiti – il lavoro non può mettere a rischio la salute o svilire la professionalità – e che le nuove condizioni produttive siano oggetto di contrattazione”.
“In ogni caso – ha sottolineato Fassino - dobbiamo avere rispetto per tutti i lavoratori sia per chi vota sì, sia per chi vota no. E dire con chiarezza che non possiamo accettare la pretesa della FIAT di disconoscere la FIOM e il suo diritto di rappresentanza. La “esigibilità” degli accordi che chiede l’azienda può essere assicurata in altro modo: stabilendo che ogni accordo venga sottoposto a referendum vincolante, il che da all’azienda certezza di applicazione degli accordi senza escludere la rappresentanza anche di chi non li ha firmati”.