(ASI) "D’Alema ha gia’ misurato le forze in campo. Il 60% degli elettori e’ con lui e con Bersani, non si capisce perche’ Casini esiti tanto. Il Cln da Vendola al Centro cioe’ dai rivoluzionari, ai riformisti ai centristi per la fucilazione di Berlusconi e’ gia’ pronto, perche’ Casini esita tanto? Forse aspetta la ricorrenza giusta, cioe’ il 25 aprile?". Lo ha affermato con ironia Fabrizio Cicchitto, capogruppo del deputati del Pdl, che ha osservato:
"Quella di D’Alema piu’ che una proposta politica pare una brusca intimazione a Casini, fatta da un partito una cui componente assai consistente si accinge giustamente a celebrare il Pci con tanto di mostra", ha spiegato. "Casini deve collocarsi all’interno del fronte con la sua casella, quella del cattolico moderato: nel fronte c’e’ posto per tutti, anche per i fascisti pentiti", ha insistito, "pero’ c’e’ anche qualche problema: Di Pietro saluta entusiasticamente l’operazione frontista solo che poi finisce col mettere tutto in questione: per lui nel fronte va benissimo Vendola, ma Casini e’ trattato come ’una donna di facili costumi’. Allora non ci troviamo davanti alla dialettica dei distinti, ma a quella degli opposti, anzi degli incompatibili sul piano morale. Allora quella di D’Alema non e’ una proposta politica, ma una rappresentazione teatrale ispirata al tempo che fu". Ovviamente, ha poi aggiunto, "si omette la campagna da tempo in corso da parte del noto network dell’odio contro Berlusconi. Per altro verso D’Alema parla degli attuali Camera e Senato come di un ’Parlamento nero’ evocando cosi pagine oscure dello zarismo ricordate nei Quaderni dal carcere di Gramsci. E poi ci domandiamo legittimamente perche’ all’estero non veniamo capiti: se la Vargas e Lula leggono questo brano di D’Alema possono abbondantemente usarlo per sostenere le loro tesi aberranti sull’Italia pro Battisti".