(ASI) Aumento biglietti autobus Umbria Mobilità : il coinvolgimento dei Comuni ennesimo scaricabarile di responsabilità di Regione, altri Soci e management Perugia, 17 agosto 2013 Il coinvolgimento dei Comuni nella partita dell'aumento del prezzo delle corse per l'utenza nasconde dietro una motivazione giuridica un evidente goffo tentativo di trasferimento di responsabilità in capo a coloro che maggiore contatti hanno con i cittadini.
Ancora una volta management e decisori politici del fallimento dell'azienda unica vogliono scaricare su altri colpe evidenti e logiche fallimentari che stanno portando sul baratro il trasporto umbro con tutte le conseguenze del caso. Entro il 20 agosto e' scritto nella lettera inviata alle Amministrazioni comunali ci deve essere una delibera di giunta che certifichi gli aumenti graduati a seconda di corse semplici, abbonamenti e bacini di traffico, il tutto con la logica che i Municipi hanno in essere contratti di servizio. Sorgono spontanee alcune domande, Cosa succede se alcuni Comuni non cedono al diktat snob deliberano? E perché non si e'
sempre applicata la stessa logica nel passato? E ancora trattandosi di servizi a domanda individuale, in particolare il trasporto scolastico, non dovrebbero essere a questo punto addirittura i Consigli comunali a deliberare? Inaccettabile che, nonostante management e soci, in primis la Regipne, tutto hanno fatto meno che ammettere la benché minima responsabilità , si proceda con queste tempistiche e questi metodi.
Sarebbe opportuno che assessori e maggioranza si riascoltassero il dibattito in Consiglio regionale sull'azienda unica ai tempi della costituzione, sugli impegni allora presi e sulle aspettative. Possibile che oggi non si individui in Umbria un responsabile politico di questo disastro?
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