×
Attenzione
JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI) Palermo, 21 giugno 2013. “La proclamazione dell’Etna a patrimonio Unesco è un riconoscimento significativo non solo per la Sicilia ma per l’Italia tutta. Vviene così confermato ancora una volta l’immenso valore del nostro patrimonio paesaggistico e ambientale e premia l’impegno del Parco dell’Etna, del ministero dell’Ambiente e della Regione siciliana a sostegno della candidatura del vulcano siciliano”.
Così l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, commenta il premio assegnato dall’Unesco al vulcano dell’Etna ora divenuto patrimonio dell’umanità. “Ambiente e territorio sono la risorsa principale della Sicilia che va tutelata, valorizzata e promossa nel mondo proprio per la sua unicità e puntando anche a stimolare investimenti per uno sviluppo ecosostenibile. Dopo il premio all’Etna, accolto all’unanimità dai 21 Stati membri del Comitato dell’ Unesco e dai rappresentanti di 13 Paesi, l’auspicio - conclude l’assessore Lo Bello - è che lo stesso obiettivo possa essere raggiunto per la Scala dei Turchi la cui candidatura è già al vaglio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura”.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione