Due giorni fa i militanti della lista vicina al PdL hanno inscenato l'occupazione simbolica del rettorato dell'UniPG, chiedendo a gran voce i motivi dell'eliminazione. Errico Biagioli, portavoce di AU, ha anche rilasciato un'intervista (reperibile su YouTube) nella quale ha parlato di “regolamenti macchinosi” difficili da comprendere.
Parole che suscitano l'immediata reazione di Paladino e dei suoi: “Che il regolamento di ateneo sia molto burocratico è cosa palese, ma incolpare le regole non non aiuterà AU. Cosa pretende di farci credere Biagioli? Che non è stato capace di fare i fronte retro dei documenti?”
Quando gli domandiamo cosa ne pensi del fatto che la questione possa finire in Parlamento, Paladino sorride: “In Parlamento? Scomodare la politica perché non sei capace ad usare la fotocopiatrice?”.
Claudio Turriziani, in lizza per il Consiglio di amministrazione, aggiunge: “Se vieni messo alla porta perché hai subito un torto puoi manifestare il tuo dissenso; se invece vieni escluso per tua incompetenza la situazione cambia di molto”.
Sulla questione dei costi della campagna elettorale sollevata da Biagioli nel video, i militanti di Rinascita rispondono ricordando ad AU i toner di stampanti in consiglio regionale che sarebbero stati 'fusi' e le cartelline della Camera dei Deputati che i ragazzi avrebbero visto nelle mani di elementi Alleanza Universitaria. Insomma, la lista del PdL non solo non avrebbe avuto difficoltà ad affrontare le spese di campagna, ma avrebbe anche ricevuto “aiuti romani”.
Sarebbe curioso nonché lecito conoscere anche la versione dei candidati di AU i quali, al momento, non escludono di ricorrere al TAR per risolvere il problema della loro eliminazione dal suffragio universitario.
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia
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