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(ASI) "La sentenza della Corte Costituzionale n. 359 del 17 dicembre 2010, che ha sostanzialmente modificato la legge Bossi Fini nella parte relativa ai reati, consentendo al clandestino di starsene nel nostro Paese nonostante sia stato colpito da numerosi provvedimenti di espulsione,
ha effetti devastanti sull'esecuzione delle procedure di espulsione dei clandestini e provocherà una diminuzione drastica delle condanne per il reato di inosservanza del provvedimento di espulsione dei clandestini previsto dall'articolo 14 della legge, reato punito con il carcere''. Lo sottolinea, in una nota, il capogruppo della Lega Nord in Commissione Giustizia, sen. Sandro Mazzatorta secondo il quale la sentenza emessa dalla Corte Costituzionale due giorni orsono 'e' una sentenza normativa scandalosa ed estremamente pericolosa''. Per la Lega Nord ''con questa pronuncia manipolativa la Corte poi sconfessa platealmente sè stessa e la sua giurisprudenza dato che da sempre la materia penale, come prevede l'articolo 25 della Costituzione, è riservata esclusivamente al legislatore''. La Corte, ricorda il sen. Mazzatorta ''ha sempre detto che le sentenze additive non potevano essere ammesse in materia di reati e di pene, ma per favorire l'invasione dei clandestini e la distruzione delle frontiere di questo Paese la Corte smentisce sè stessa ed in materia di reati contro l'immigrazione clandestina fa politica arrivando ad aggiungere una norma all'articolo 14 della legge Bossi Fini.''. Mazzatorta annuncia infine che a gennaio la Lega Nord ''lavorera' in sede legislativa con il disegno di legge sicurezza per sconfessare questa impostazione ideologica accolta dalla Corte che reputa che un clandestino possa starsene senza problemi nel nostro Paese senza rischiare alcuna condanna purchè dichiari di essere povero''.
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