(ASI) La poesia degli otto miliardi che Monti vorrebbe investire nella scuola, si scontra con la prosa di quanto il suo governo ha fatto, proseguendo nell’azione dei tagli in perfetta linea con Berlusconi, Tremonti e Gelmini. Quelle di Monti non sono favole, peggio, sono furbizie per far dimenticare che il Miur targato Profumo non si è discostato di un millimetro dal Miur targato Gelmini: tagli all’istruzione, umiliazione ai docenti. Si è passati dai fannulloni e inculcatori di Berlusconi, ai ‘conservatori’ e ‘corporativi’ di Monti.
Siamo davvero stupefatti poi dalla proposta shock sugli alunni con disabilità: l'agenda Monti va all’indietro nel tempo e propone di smantellare l’eccellenza italiana di integrazione scolastica che l'Europa ci invidia, per copiare modelli europei che delegano a caritatevoli misure di welfare la loro integrazione. Gli studenti con disabilità hanno bisogno di continuità didattica e dunque di risorse, formazione e stabilità degli insegnanti di sostegno. Cosa c’entra il ministero del Welfare? Monti non sa, forse, che l’insegnante di sostegno porta avanti un progetto didattico e di inclusione che guarda alle competenze e al modo di apprendere del bambino e dell'intera classe in cui è inserito. Questo può avvenire solo in ambito scolastico, non sanitario o di servizi sociali che hanno ben altri compiti di aiuto alle famiglie. Infine, mentre Monti versa nuovo inchiostro sulla valutazione, Profumo, ministro di un governo di transizione a fine corsa, ha forzato ogni regola democratica e di buon senso, approvando oggi un provvedimento sulla valutazione solo per mettere le mani sulle poltrone di Indire e Invalsi. Un libro sicuramente lo conoscono. Quello che racconta il manuale Cencelli.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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