Il Movimento nato nel 2009 e poi archiviato per alcune ragioni, riprende oggi il suo impegno per una società più unita e solidale. Il P.D.I. rappresenta una vera e propria novità all’interno del panorama politico nazionale italiano. All’interno coesistono e operano, in maniera sinergica, diverse realtà. Non solo. Nel contesto attuale ha rotto gli schemi canonici di collaborazione aprendosi alle condivisioni con altri pensieri politici. “Siamo al centro e dialoghiamo con il centrodestra e questa è una prerogativa diversa da quelle tipiche” dice il Presidente Antonino Magistro, e quando gli viene chiesto se l’immagine che ha lasciato Silvio Berlusconi della destra e della politica modifichi la visione del cittadino sul ruolo che oggi ha la politica all’interno della società, risponde: “Non dobbiamo dare le colpe della partitica solo a Berlusconi, il venir meno nei confronti di un rapporto corretto e leale tra i cittadini e i partiti ha portato a un ‘disinnamoramento’. Noi dobbiamo recuperare questo terreno, dobbiamo portare le persone verso una politica vera, buona, fatta di azioni nobili e impegno. L’arte nobile della politica è di interpretare i bisogni del cittadino; se riuscissimo a far ritornare ad amare la politica in quanto servizio per il cittadino e quindi eliminare l’odio e le opposizioni, se riuscissimo a far declinare questo nuovo modo di intendere la politica come impegno sociale, io sono convinto che i cittadini e gli elettori si riavvicinerebbero alla politica e quindi guarderebbero le istituzioni in maniera diversa. La colpa è di tutti, abbiamo avuto l’Italia commissariata per 13 mesi; non ci sarebbe stato bisogno di un paese con un governo tecnico, se la politica non avesse abdicato e, se la politica avesse mantenuto il suo ruolo in questo paese, noi oggi avremmo avuto la fine di una legislatura e l’inizio di un’altra.”
L’incontro di sabato scorso non è stato solo un evento inaugurativo: in sé porta la premessa per la nascita di nuovi ideali politici attraverso la cooperazione tra rappresentanti di precedenti movimenti contrapposti nel panorama della politica italiana. L’intento è quello di cooperare al fine di recuperare il vero valore della politica focalizzando l’attenzione sui bisogni dei cittadini e mettendo da parte i contrasti interni tra i partiti.
(In Foto a partire da sinistra; Pino Gherardi, Irene Pivetti, Antonino Magistro e Italo Tartaglia)