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In Lazio ASL dice no a 4 euro al giorno ai malati terminali
(ASI)Roma. Lettere in Redazione - Dopo mesi di tira e molla, i vertici della ASL responsabile del distretto di Ostia hanno ribadito un secco "no" al rinnovo del contributo di 40.000 euro alla Fondazione ANT per gli anni 2012 e 2013. E' messa così a serio rischio l'assistenza ai Malati oncologici in fase terminale e alle loro Famiglie, assistenza che in oltre 10 anni ha fornito sostegno a domicilio a circa 1.000 Malati di tumore nel popoloso quartiere romano.
Il tutto realizzato da medici, infermieri, psicologi pagati da ANT e in modo completamente gratuito per gli Assistiti e le loro Famiglie. Nel 2011 ANT era per la prima volta riuscita a ottenere in Lazio un modesto contributo del valore di 40.000 euro, un semplice aiuto per l'assistenza realizzata dai tre medici, un infermiere e uno psicologo che lavorano per la Onlus nata a Bologna nel 1978 e principale realtà del Paese nel campo delle cure palliative.

Il "no" di oggi si riferisce proprio a questi 40.000 euro, quando si sono nel frattempo firmate convenzioni con soggetti profit e non che percepiscono rimborsi quotidiani per ogni assistito estremamente più onerosi.

Ma andiamo con ordine.

La cifra complessivamente spesa dalla ASL responsabile del distretto Ostia per ogni singolo Sofferente assistito da ANT nel 2011 era pari a 400 euro, per una media di assistenza di circa 100 giorni ognuno: stiamo parlando di un contributo di 4 euro al giorno. La denuncia era già partita nel mese di settembre, quando in Lazio le feste di politici in abiti da antichi greci avevano infiammato le cronache: il costo di due party equivaleva all'assistenza domiciliare ospedaliera che ANT fornisce ogni anno a Roma - 24 ore al giorno - a circa 100 persone malate di tumore. Ma c'è di più.

Il costo di una giornata di degenza in un ospedale pubblico si aggira sui 600 euro.

Il costo di una giornata di degenza in uno degli hospice con i quali sono state attivate convezioni a Roma costa alla sanità pubblica circa 200 euro, 100 euro al giorno per l'assistenza domiciliare che gli stessi soggetti forniscono. Più precisamente, come si può leggere nel Decreto del Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010) del 25 marzo 2011 - Regione Lazio, Dipartimento Programmazione Economica e Sociale. Direzione Programmazione e Risorse del SSR - oggetto "Remunerazione dei soggetti privati erogatori di prestazioni Hospice per l'anno 2011 con onere a carico SSR": euro 202,80 Tariffa giornaliera residenziale; euro 100,33 Tariffa giornaliera domiciliare.

Stiamo parlando di soggetti privati convenzionati - profit e non - che percepiscono rimborsi da centinaia di euro al giorno per ogni assistito quando con ANT, il SSN nel 2011 spendeva solo 4 euro al giorno per ogni assistito per un servizio domiciliare di pari livello.

Una forbice decisamente ampia.

Una torta decisamente grande.

Per completezza di informazione, è opportuno sottolineare che dal 2010 il Distretto XIII Ostia Municipio Roma Servizi sociali eroga alla Fondazione ANT un contributo per le attività socio-assistenziali (psicologo e collaboratore) di 15.000 euro sul territorio Ostiense.

Chiosa Oreste Baldassari, delegato ANT per la regione Lazio "Tutto il resto dell'assistenza viene coperto grazie alle offerte raccolte dai Volontari e dalla gente. Ma non è giusto che il servizio sanitario nazionale deleghi completamente questo servizio alla cittadinanza, quando invece è suo dovere tutelare la salute della persona.".

Nata a Bologna nel 1978 per iniziativa dell'oncologo Franco Pannuti, la Fondazione ANT Italia Onlus opera in nome dell'Eubiosia (dal greco antico, "la buona vita") intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo all'ultimo respiro. Dal 1985 ad oggi ANT ha assistito in modo completamente gratuito oltre 90.000 sofferenti oncologici (dato aggiornato al 30 giugno 2012). In 9 diverse regioni italiane più di 3.600 malati vengono assistiti ogni giorno nelle loro case dalle 20 équipes di specialisti ANT, che portano al domicilio del sofferente e alla sua famiglia tutte le necessarie cure di tipo ospedaliero e socio-assistenziale. Sono complessivamente 425 i professionisti che lavorano per la Fondazione tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari e funzionari, cui si affiancano oltre 1.500 volontari iscritti nel registro ANT. Il supporto socio sanitario fornito non si rivolge solo ad alcune esigenze del malato, come ad esempio il controllo del dolore, ma ha un approccio a 360° che affronta ogni genere di problema, sia esso diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale nell'ottica del "benessere globale". La Fondazione ha due anime, da una parte i professionisti, dall'altra i volontari, che rappresentano una risorsa inestimabile dal punto di vista etico e morale: ANT opera infatti in Italia attraverso un centinaio di Delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle Delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all'assistenza sanitaria domiciliare. ANT è inoltre fortemente impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Nell'ambito del solo progetto di prevenzione del melanoma, che ha preso il via nel 2004, sono stati visitati 52.322 pazienti in 48 diverse province italiane (dato aggiornato al 30 giugno 2012). La Fondazione ha recentemente ampliato in maniera consistente il proprio raggio d'azione in questo ambito, sia grazie all'Ambulatorio Mobile - Bus della Prevenzione, dotato di moderna strumentazione per realizzare visite in ogni zona d'Italia, sia con il potenziamento della propria rete di ambulatori: a quello già esistente a Bologna presso la sede della Fondazione, se ne sono aggiunti cinque nel capoluogo emiliano e uno a Brescia. Prendendo come anno di riferimento il 2011, l'attività della Fondazione ANT è finanziata, fatta eccezione per i proventi derivanti da convenzioni con Aziende Sanitarie Locali (ASL) - pari al 14% del totale - per la maggior parte dalle erogazioni di privati cittadini e dalle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (56%), dal contributo del 5x1000 (13%) - ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale - da lasciti e donazioni (10%), dagli enti pubblici (3%), da banche e fondazioni (1%) e infine dalla gestione immobiliare e finanziaria (3%).

 

 

 

 
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