(ASI) Perugia.
Lettere in Redazione - L’Imposta Municipale Unica (IMU), introdotta normativamente con la legge 23 del 2011, ma la cui reale applicazione è stata anticipata dal Governo Monti al 2012, con il decreto “Salva Italia”, ha determinato anche a Perugia fortissimo sconcerto, preoccupazione e difficoltà economiche non indifferenti a numerosi contribuenti e cittadini, per la sua elevata pesantezza fiscale.
Il Consigliere Corrado (Gruppo Misto) ha inteso, con una specifica interrogazione, chiedere al Sindaco a quanto ammonta l’introito fiscale, da parte del Comune di Perugia, relativo al pagamento dell’IMU per l’anno 2012; quanti sono i proprietari di fabbricati che non hanno ancora versato la predetta tassa e che dunque risultano morosi o inadempienti; quanti sono i proprietari di terreni edificabili che non hanno versato l’IMU e se tra questi vi siano anche i proprietari dei terreni agricoli già definiti urbanisticamente edificabili, interessati al progetto dell’IKEA in località San Martino in Campo e quelli per il progetto Decathlon in località Santa Sabina. In entrambe le situazioni le varianti urbanistiche approvate con il concorso anche dell’opposizione, (Corrado escluso), hanno determinato ingentissimi vantaggi economici, per il passaggio dei terreni da agricoli ad edificabili. Almeno questi proprietari, nel caso non l’avessero già pagata, devono versare il surplus del valore fondiario, così improvvisamente moltiplicato con un bel colpo di bacchetta magica.