(ASI) Lettere in Redazione. Riceviamo e pubblichiamo. Con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale ed in un colpo solo “Umbria TPL e Mobilità” - con il parere positivo dell’assessore regionale ai trasporti SIlvano Rometti - intende sopprimere ben quattro corse nella tratta ferroviaria ex FCU Sansepolcro-Terni.
Parliamo dei treni 203 (da Sansepolcro a Perugia), 204 (percorso inverso), 206 (da Terni a Perugia) e 219 (da Perugia a Terni), tutti in orario utile per l’utilizzo da parte di studenti e lavoratori.
Evidentemente non c’e’ soluzione di continuità tra vecchia e nuova gestione.Come sempre le belle dichiarazioni di principio che, periodicamente, ascoltiamo dal Governo regionale e da dirigenti ed amministratori di ieri e di oggi circa l’importanza del trasporto su ferro e sulle relative intenzioni di potenziamento lasciano ben presto spazio alla dura realtà.
E non ci si risponda che si sta solo razionalizzando o che si debba tagliare a causa della spending review (sempre utile quando non si hanno altri argomenti): il risultato è che per l’ennesima volta a rimetterci sono le fasce deboli, gli studenti ed i pendolari, che certo non hanno la possibilità di usufruire di auto blu per recarsi al posto di lavoro o di studio e che saranno a breve gravati di un ulteriore aumento del costo del biglietto..
Dopo lo storno - di fatto - di una parte della cassa di FCU per coprire i buchi delle altre società della holding, dopo le tante chiacchiere (mai suffragate dai fatti) sulla volontà di rilanciare con forza il trasporto ferroviario in Umbria, l’unico risultato sarebbe l’ennesimo ridimensionamento dell’offerta. Troppe volte l’Assessore regionale si è lasciato sfuggire apprezzamenti circa l’insostenibilità dei costi della FCU. Si può invece senza tema di smentita affermare che alcune tratte con l’aumento dei costi dei carburanti hanno avuto un notevole incremento di passeggeri e semmai ci chiediamo perché in alcune corse si hanno tre vagoni completamente vuoti ed in altre (tipo il S.Anna – Sansepolcro delle 16,31) ci sono persone stipate come in un carro bestiame in un unica motrice. Temiamo invece che si vogliano all’interno di antiche lotte di potere mantenere rendite di posizione ideologiche centraliste da un lato e penalizzare i territori marginali della direttrice Nord Sud dall’altro.
I tanti umbri che - nonostante tutto - scelgono di muoversi con il treno ringraziano...
Andrea Lignani Marchesani Alfredo De Sio