×
Attenzione
JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI) Lettere in Redazione - Oggi, 4 Novembre, anniversario della Vittoria del 1915-18, è giornata celebrativa delle Forze Armate. E come accade puntualmente da 67 anni, la Repubblica italiana avvolge nel più assordante silenzio il sacrificio dei soldati della Repubblica Sociale Italiana caduti per la Patria sui diversi fronti.
Nei discorsi ufficiali, oltre al richiamo di una guerra che ha reso possibile il raggiungimento dell'unità nazionale, c'è chi accenna ad una presunta "memoria condivisa" negando, però, nel contempo qualsiasi riconoscimento al valore e alle ragioni degli sconfitti. Questo accade nei confronti dei superstiti e nei cimiteri sparsi per l'Italia dove la serie A e B viene puntualmente applicata ai morti.
Da parte nostra, ancora una volta, vogliamo ricordare che è soltanto per l'estremo sacrificio di soldati repubblicani se nostri territori d'oriente e d'occidente sono rimasti italiani. Un sacrificio che accomuna nel nostro riverente e fiero ricordo tutti i soldati caduti contro gli invasori e la sovversione interna. Senza alcun rimpianto, oggi più che mai certi di esserci battuti dalla parte giusta: per l'Onore d'Italia gettato nel fango dall'8 Settembre.
RAGGRUPPAMENTO NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI R.S.I.
CONTINUITÀ IDEALE
Il Presidente Nazionale
Gianni Rebaudengo
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione