(ASI) Giulio Tremonti affila le armi per le prossime elezioni, alle quali si candiderà con una sua lista chiamata 3L (Lista, Lavoro, Libertà).
L'ex ministro dell'Economia attacca la Legge di stabilità del governo Monti, definendola un "ennesimo caso di roba strana". "La parte fiscale è difficile da condividere – sottolinea Tremonti – perchè ci sono all’incirca 6 miliardi di Irpef in meno, 6 miliardi di Iva in più e, nascosti, ben 6-7 miliardi di tasse in più".
Tremonti nei giorni scorsi aveva anche criticato la Tobin tax, misura che prevede la tassa sulle transazioni finanziarie e che l'Italia ha deciso di approvare la settimana scorsa. Il parere dell'economista è esplicito: "Se tu tassi le transazioni finanziarie, le legittimi. Se lei vede una rapina, lei la vieta, non è che la tassa". Secondo Tremonti, intervenuto a Radio Vaticana, "primo dovrebbe essere globale e non locale, perchè se lei la mette solo in Europa c'è il rischio che la finanza vada da una altra parte. Ma questo è, come dire, un aspetto tecnico''.
''La vera ragione per cui io avrei non dei dubbi, ma inviterei ad una riflessione - prosegue - è che se tu tassi le transazioni finanziarie le legittimi. Se lei vede una rapina lei la vieta, non e' che la tassa. Ecco, io credo che sia un punto su cui dobbiamo ancora pensare''. Il paragone tra finanzieri e rapinatori è curioso, se a farlo è un famoso professore di economia.
Redazione Agenzia Stampa Italia
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione