(ASI) "Le novità messe in campi dallo studio francese sulla tossicità del mais transgenico "Nk603" e le interpretazioni della sentenza della Corte di Giustizia europea sul quadro normativo del nostro Paese impongo una seria e approfondita riflessione, e uno scatto utile a dare garanzie ai consumatori e agli agricoltori italiani".
Queste le conclusioni cui è giunta Susanna Cenni, deputata Pd che ha presentato un'interrogazione parlamentare sugli Ogm. "Attendiamo impegni chiari dal Governo. È fondamentale - prosegue Cenni - che a livello comunitario vengano portate avanti ricerche e studi "di lunga durata" sugli effetti degli Ogm sugli animali e la salute umana, nonché tutelare la biodiversità che oggi esprime buona parte del nostro Made in Italy".
La Cenni, membro della Commissione agricoltura della Camera, precisa che con questa interrogazione parlamentare "si richiede ai ministeri interessati di approfondire lo studio francese che ha rilevato la tossicità del mais transgenico "Nk603" e del Roundup, promuovendo allo stesso tempo, in sede comunitaria, un protocollo unico per la definizione di studi di lunga durata sugli effetti degli Ogm.
Nel testo si sollecita nuovamente il Governo ad attivare il percorso necessario per accedere alla clausola di salvaguardia, almeno fino all'adozione delle misure comunitarie che potranno consentire a ciascuno Stato di decidere sul divieto o meno di proliferazione degli Ogm". L'interrogazione, firmata da altri undici parlamentari politicamente trasversali, invita il Governo ad "uscire dall'incertezza e dalle oscillazioni sulle interpretazioni normative del sistema di autorizzazioni o divieto di colture Ogm", giacché "nel nostro Paese sono state esplicitati con chiarezza gli orientamenti delle Regioni, della maggioranza degli agricoltori, dei consumatori".
Redazione Agenzia Stampa Italia
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