(ASI) Lettere in Redazione - L’ "affaire” Lombardia conferma, una volta di più, che il marcio, la malafede ed il calcolo delle convenienze sono gli elementi che condizionano la politica ed i politici di tutti i partiti.
(ASI) Lettere in Redazione - L’ "affaire” Lombardia conferma, una volta di più, che il marcio, la malafede ed il calcolo delle convenienze sono gli elementi che condizionano la politica ed i politici di tutti i partiti.
Non basta che 14 tra consiglieri regionali e membri della giunta siano indagati o in carcere per reati infamanti che arrivano sino alla contiguità con la N’drangheta e che lo stesso presidente Formigoni sia indagato per peculato e corruzione per far decidere le dimissioni e la fine di una legislatura regionale che evidenzia come non mai il degrado, il cinismo, l’amoralità e l’arroganza dei suoi rappresentanti.
A fronte di una situazione di insostenibile immoralità generale si sentono fare dei ragionamenti bizantini di equilibri tra Lombardia, Veneto e Piemonte e si pongono in essere dei veri e propri ricatti che minacciano il ritiro dell’appoggio politico da parte di un PDL che pare non si renda conto del giudizio assolutamente negativo che i cittadini stanno esprimendo nei suoi riguardi.
Anziché approcciare il problema dall’unica prospettiva possibile ed accettabile e cioè da quella del risanamento morale, si fa ogni cosa pur di salvare il potere e la convenienza che ne deriva per tanti di loro!
Una Lega che con Savini parla di principi, di estraneità con chi ha permesso le trattative e gli accordi con la mafia, si mette poi a contrattare la stabilità delle giunte di altre regioni in cambio del salvataggio di quella della Lombardia dove appunto quelle trattative e quegli accordi si sono fatti ..
Ma cosa mai doveva succedere in Lombardia per decidere Formigoni a dimettersi e la lega a togliergli il suo appoggio ..??!!
Alla luce degli ultimi avvenimenti e delle trattative che Maroni il rinnovatore sta conducendo con Alfano e Formigoni.
Cosa i cittadini possano attendersi dalla politica, a parte le bubbole e le menzogne che essa continua a propinare per cercare di risalire una china in cui la propria disonestà l’ha precipitata. Risulta evidente da questi comportamenti che sono quanto di più lontano ci sia dalla morale, dalla chiarezza e dalla sincerità!
Non hanno nemmeno, presi dall’ingiustificata megalomania per il proprio valore, l’intelligenza minima per capire che oggi sarebbe il momento di dare un piccolo segnale di umiltà, di moralità e di senso del dovere e di anteporre, almeno per un poco, gli interessi della comunità rispetto a quelli del proprio tornaconto.
E non tanto per convinzione morale che non hanno quanto per convenienza se si vogliono salvare dal fallimento totale!
In tempi normali ed in un Paese normale essi chiederebbero scusa ai cittadini per le malefatte accadute sotto i propri occhi e che NON potevano non vedere e rassegnerebbero le proprie dimissioni in massa per fare posto ad altri meno compromessi e meno indagati…
Certo che se la rinascita e la pulizia nella lega passa da questa strada, allora, tra qualche anno, forse qualcuno rimpiangerà il “trota”...
Lettera firmata
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