(ASI) Umbria. Lettere in Redazione - Sull’onda dei recenti scandali avvenuti in seno al Consiglio Regionale del Lazio apprendiamo con soddisfazione l’intenzione di Palazzo Cesaroni di tagliare i fondi per i gruppi regionali e di mandare in soffita i cosiddetti “monogruppi”, cioè i gruppi consiliari formati da un solo consigliere, che, come denunciammo nello scorso mese di aprile in tempi non sospetti e in splendida solitudine, rappresentano un vero e proprio sperpero di denaro pubblico.
Si proceda ora, senza indugio, come preannuciato dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, con l’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati - che non vuole dire altro che trasparenza di tutte le procedure relative all'azione degli eletti e dei nominati - che noi radicali chiediamo da anni, anche con azioni rivolte alla Regione Umbria e al Comune di Perugia e si mettano on line, oltre alle situazioni patrimoniali e reddituali di consiglieri, assessori e nominati nelle società interamente pubbliche o partecipate, i bilanci dettagliati del Consiglio Regionale e di tutti i Gruppi Consiliari.
Luca Maori (Radicali)