«La scuola è più aperta e multietnica e capace di correlarsi al mondo di oggi»,
(ASI) “Credo che il paese sia cambiato, nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e paesi diversi. Credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto. Ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione».
La scuola è figlia dei tempi. Non si stanca di ribadirlo il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo. Oggi è più «aperta e multietnica» di ieri, dice. Pertanto «i programmi» vanno «revisionati in questa direzione». E sul banco degli imputati c’è l’ora di religione.
Il numero di studenti stranieri in classe sta aumentando - è il ragionamento del ministro - e la scuola dell’integrazione ha bisogno di programmi inclusivi. Un discorso che vale per l’insegnamento della religione cattolica, come anche per quello della «geografia».
È una posizione, quella di Profumo, che oggi ha alimentato la polemica, spaccando in due l’opinione pubblica. In merito a ciò vi proponiamo alcune prese di posizione che abbiamo ricevuto in Redazione.
Religione a scuola, Fiore (Forza Nuova): dichiarazioni Profumo chiara svolta massonica governo
"Una chiara svolta massonica del Governo l' attacco all' ora di religione da parte del Ministro della Pubblica Istruzione Profumo, dichiarazione che indica chiaramente il tipo di formazione dalla quale questa gente proviene e il tipo di ignoranza che questi signori vogliono spacciare e affermare come cultura" è quanto afferma l' On. Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova, "Noi di Forza Nuova ci batteremo sempre perché la Fede Cattolica sia tutelata e le radici culturali e morali del nostro popolo non vengano mai intaccate in nome del multiculturalismo e della globalizzazione. Riteniamo che le dichiarazioni del Ministro siano assolutamente fuori luogo, che si scontrino palesemente con l' orientamento culturale del popolo italiano e che siano pretestuose rispetto ai veri problemi della pubblica istruzione."
Movimento Politico Cattolico Militia Christi. Profumo e l'ora di religione
In relazione alle pesanti parole del Ministro Profumo sull'ora di religione nelle scuole, il Movimento Politico Cattolico Militia Christi, sdegnato, si chiede a quale tipo di educazione dovrebbe puntare la scuola pubblica se rinunciasse anche ai naturali e doverosi riferimenti identitari che hanno formato le coscienze di un popolo intero per generazioni. Il Ministro Profumo dovrebbe sapere che è anche grazie a quell'ora di religione che il popolo italiano è riuscito ad assimilare ed integrare, anche nelle aule scolastiche, i valori di convivenza civile che lo hanno reso famoso nel mondo.
E' anche grazie a quell'ora che è cresciuta la convivenza civile consapevole della propria identità. Ed è' con il contributo degli insegnanti di religione che è aumentato il rispetto e si sono rafforzate le radici contro cui proprio ora il Ministro sta sferrando un colpo d'ascia. A questo punto ci chiediamo, visto il crescente numero di stranieri nelle scuole, se il prossimo passo di Profumo verso l'integrazione sia la sostituzione dell'italiano con l'inglese, tanto per capirsi meglio... Milita Christi, dal canto suo, visto un sistema politico marcio fino all'osso (vedi anche le ultime tristi vicende della regione Lazio) continuerà ad aggregare il dissenzo per poter un giorno, con la Grazia di Dio, dare il suo contributo per il vero bene delle persone.
Uniti per Unire: Storia delle religioni a scuola, svolta positiva per dialogo e integrazione
Scuola. Uniti per Unire e Co-mai, in merito a quanto dichiarato dal ministro Profumo sull' ora di religione cattolica nelle scuole e sull'introduzione della storia delle religioni, esprimono apprezzamento per la decisione di inserire l'insegnameto di storia della religioni nella scuola. Questa determinazione non potrà che sortitre effetti positivi aumentando gli orizzonti della conoscenza, creando un ponte interculturale fra le varie culture e l' interesse degli alunni verso tutte le religioni. La cosa è positiva perché in prospettiva diminuiranno i pregiudizi.
Infine, il presidente della Co-mai e promotore di Uniti per unire, Prof.Aodi Foad dichiara: “Ancora una volta vediamo accolta una nostra proposta a favore dell'integrazione e la convivenza pacifica da parte del Goveno Monti ed i suoi ministri . Proprio per affrontare tutte le tematiche abbiamo previsto numerosi dipartimenti nel movimento uniti per unire che è un movimento del mondo delle professioni, un laboratorio progettuale che formula proposte con l'obiettivo d' intensificare il dialogo,il confronto, la collaborazione con le istituzioni”.
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