(ASI) Il governo dopo aver perso Fini e il partito Fli, che si è reso indipendente dal Partito delle Libertà, sta vivendo una crisi i cui effetti sono imprevedibili. Il Pdl cerca di trovare altre alleanze che gli assicurino la maggioranza in Parlamento. Se il leader dell’Udc si dimostrasse capace anche di formulare un giudizio piu’ equilibrato e piu’ adeguato alla realta’ sull’esperienza del governo Berlusconi e sul ruolo del Pdl, potrebbe forse profilarsi un ruolo di responsabilita’ politica e istituzionale da parte dell’Udc, foriero di ulteriori sviluppi nel futuro". Lo stesso messaggio lo fa, anche Gasparri che dichiara: "Pier Ferdinando Casini può essere un interlocutore per creare "un’area di resposabilità per formare una seria e vera area di responsabilità, la prima cosa da fare è sostenere l`azione del governo Berlusconi. Chi ha votato la fiducia sei settimane fa a sostegno di obiettivi concreti anteponga la coerenza ai tatticismi francamente non compresi dalla gente. Anche con Casini è possibile un confronto sui temi dell`economia, della famiglia, della vita, del testamento biologico, della sicurezza. Privilegiamo i fatti reali alle manovre e si potrà fare un utile lavoro per l`Italia".
Cosi’ si e’ espresso il coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi, reagendo all’apertura del leader centrista. "Casini ha ragione quando invita il Pd a distaccarsi dalla sinistra estrema di Di Pietro e di Vendola e di imboccare con coraggio una via riformista. Purtroppo il Pd non ascoltera’ l’appello di Casini perche’ avrebbe dovuto compiere da tempo una dolorosa riflessione culturale prima ancora che politica per essere in grado di essere oggi una responsabile forza di opposizione e diventare domani una credibile forza di governo. Casini compie pero’ un errore politico quando non riconosce i meriti dell’attuale governo e indica soluzioni di emergenza, senza prima ascoltare il verdetto popolare e democratico".