(ASI) Da Teheran, dove era in visita, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha seccamente risposto al segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che chiede in modo incessante alla Russia di non vendere più armi al governo siriano.
(ASI) Da Teheran, dove era in visita, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha seccamente risposto al segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che chiede in modo incessante alla Russia di non vendere più armi al governo siriano.
"Non siamo noi ad armare illecitamente Assad", ha affermato Lavrov, precisando che le forniture militari russe alla Siria sono legali e sono strumenti difensivi e non offensivi. Tutto il contrario di quanto farebbero gli Stati Uniti che, dice Lavrov, riforniscono di armi offensive gli insorti. La polemica si è accesa dopo la comparsa di elicotteri M18 nel conflitto in Siria, della cui fornitura all'esercito siriano Hillary Clinton incolpa il Cremlino. Lavrov, a tal proposito, ha dimostrato che la Russia non teme affatto le reprimende americane: "Onoreremo tutti i contratti di vendita di armi conclusi e già pagati. Un sistema di difesa antiaereo è stato consegnato, sistema che la Siria potrà utilizzare in caso di aggressione esterna".
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