Medio Oriente. Al-Qaeda auspica una nuova "primavera araba"

• Stampa

Dettagli

Categoria: Politica Estera

Pubblicato: 19 Maggio 2012

Tweet

Condividi

 (ASI) Dalle pagine del giornale egiziano “al-Shuruq” giungono nuove indiscrezioni che dimostrano l'interesse di Al-Qaeda circa le "primavere arabe". Il quotidiano riporta, infatti, le parole di Ayman al-Zawahiri, che tramite un video pubblicato su un Forum invita i sauditi a seguire l’esempio degli altri popoli arabi, suggerisce loro di sollevarsi e rovesciare il regime.

Ayman al-Zawahiri ha criticato la monarchia dell'Arabia Saudita per via dei rapporti di allenza con gli Stati Uniti, definiti dal leader alqaedista colpevoli di diffondere "idee amorali" attraverso media e corruzione. Nei giorni scorsi al-Zawahiri aveva inoltrato un appello simile anche al popolo dello Yemen. Ayman al-Zawahiri, di origini egiziane, è divenuto leader di al-Qaeda un anno fa, dopo l’uccisione di Osama Bin Laden da parte degli americani. L'intento di al-Qaeda di cavalcare l'onda delle "primavere arabe" è noto a molti. Anche al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, il quale ha affermato poche ore fa: "Credo che al Qaida sia dietro agli attentati di Damasco".

• Indietro
• Avanti

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione