(ASI) Dopo aver visitato il Libano, al quale ha assicurato la permanenza del contingente italiano, il premier italiano Monti ha proseguito il suo viaggio in Medio Oriente recandosi in Terra Santa in occasione della Pasqua.
Il primo incontro diplomatico lo vede raffrontarsi al ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman, il quale ha ritenuto opportuno intrattenere il presidente del Consiglio italiano mettendolo al corrente delle critiche israeliane allo scrittore tedesco - premio Nobel - Guenter Grass, finito nelle mire verbali dello Stato sionista per aver espresso opinioni critiche nei confronti della sua politica estera. La tappa successiva di Monti è stata Ramallah, in Cisgiordania, ove ha avuto un colloquio con il presidente dell'Anp, Abu Mazen.
L'Italia sostiene in Medio Oriente la soluzione di ‘due Stati’ per Israele e palestinesi che vivano in pace l'uno accanto all'altro da raggiungersi attraverso “il negoziato”, spiega Monti nella conferenza stampa. “L'Italia non riconosce nessuna modifica dei confini rispetto a quelli del 1967, salvo eventuali intese tra le parti” “La posizione italiana è inequivocabile e ancorata all'Ue”, ribadisce il presidente del Consiglio con a fianco Abu Mazen.
Terzo e più importante incontro, a Cesarea, con il suo omologo israeliano Nethanyahu. Monti riferisce alla stampa che l'incontro avrebbe sancito un impegno italo-israeliano per "mantenere la pace in Medio Oriente", oltre ad uno "scambio di vedute" sulla Siria. Il premier italiano garantisce la fedeltà alle posizioni d'Israele anche sull'Iran: "Il programma nucleare iraniano resta una fonte di grande preoccupazione. Abbiamo appoggiato tutte le sanzioni finora decise anche sul fronte petrolifero".
Per sugellare, forse mediante un concetto del tutto arbitrario, la volontà di "mantenere la pace in Medio Oriente", Monti ha infine annunciato che l'industria italiana Alenia-Aermacchi fornirà 30 velivoli M346 da addestramento a Gerusalemme.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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