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(ASI) Magyar Nemzet, quotidiano ungherese, pubblica una notizia secondo la quale, a metà febbraio, il presidente Victor Orban avrebbe detto che è stato sventato un tentativo di colpo di Stato per rovesciare il governo in carica, tentativo sostenuto da diplomatici stranieri e da organi di stampa occidentali.
Il principale organo di stampa individuato da Orban come quinta colonna di questa cospirazione sarebbe l'americano Cnn. La stessa notizia è riportata anche dal quotidiano Népszabadság.
Oltreoceano nei giorni scorsi è apparso un lungo servizio sul Washington Post, redatto da tre cronisti, interamente dedicato all'Ungheria e alla necessità di far rinascere “Free Europe”, l’emittente di propaganda americana che nel periodo comunista trasmetteva nelle varie lingue dei paesi d’Oltrecortina e che continuò a trasmettere in ungherese fino al 1993. La ripresa delle emissioni radio di “Free Europe”, secondo il giornale statunitense, “potrebbe costituire un passo decisivo per promuovere valori corretti e giusti in Ungheria e per proteggere gl’investimenti di democrazia nell’Europa centrale ed orientale”.
Il sottile avvertimento americano prosegue nei seguenti termini: “Considerando la somiglianza dei recenti attacchi ungheresi e russi contro gli Stati Uniti d’America, – si legge nel giornale statunitense – l’Ungheria potrebbe diventare il primo avamposto ideologico della dittatura costituzionale di Putin. Washington dovrebbe sostenere i ripetuti avvertimenti dell’Unione Europea concernenti il deficit democratico dell’Ungheria e intraprendere certe misure per prevenire la crescita dell’autoritarismo nell’Europa centrale, prima che questa tendenza si imponga”.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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