(ASI) Sono in tutto diciassette i civili afghani uccisi ingiustificatamente durante la notte, nei pressi della base Isaf di Kandahar, da un soldato americano in preda ad un raptus omicida. Il marine, uscito dalla base durante le prime ore del giorno, avrebbe aperto il fuoco contro tre abitazioni nel villaggio di Alkozai, causando la morte di nove bambini e tre donne.
Mentre resta ignota l'identità dell'esecutore, gli Usa aprono un'inchiesta in merito ed il generale americano John Allen, che dirige l'Isaf, ha promesso che tutti i responsabili dell'accaduto risponderanno pienamente dei loro atti. Dopo il rogo del Corano da parte delle truppe Usa, cresce dunque la tensione nel Paese: secondo il portavoce talebano, Mohammad Yusuf Ahmadi, il massacro di questa notte non sarebbe il gesto isolato di uno sconsiderato, bensì un azione organizzata da più uomini.
Alessandro Bulletti Agenzia Stampa Italia